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Restano vergognose disuguaglianze sui Lea Regionali

Solo 4 Regioni completamente adempienti: tutte al nord

Il servizio sanitario nazionale migliora sul fronte dell'assistenza ospedaliera, ma arranca sulla prevenzione e le cure territoriali.. E’ questo il risultato dal Monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza realizzato dal ministero della Salute e anticipato dal Sole 24 Ore. Solo4 risultano essere le Regioni in grado di rispondere completamente alle esigenze dell’assistenza sanitaria ai loro residenti e dunque di raggiungere le vette della classifica stilata dal Ministero. E tanto per cambiare si tratta di Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia a cui si aggiungono con minimo distacco, Lombardia, Piemonte e la Provincia Autonoma di Trento. Quattro le Regioni che occupano la coda in due aree dell'assistenza: Valle D'Aosta (distrettuale e ospedaliera), Abruzzo, Calabria, Sicilia (prevenzione e distrettuale). Altrettante quelle sotto la soglia limite in una sola area: P.A. Bolzano, Liguria e Molise (prevenzione), Basilicata (distrettuale).

 In generale il documento mostra che in tutto il Paese migliora l'area ospedaliera, con una sola Regione (la Valle d'Aosta) che non raggiunge il punteggio minimo. La prevenzione, dopo il crollo subito nel 2020 a causa della pandemia, fatica a risollevare la testa. Mentre osservata speciale è l'area delle cure territoriali: ci si aspettavano i primi effetti benefici della riforma dell'assistenza territoriale, tuttavia non se ne vede nemmeno l’ombra.  

Regione top per assistenza sanitaria è Veneto, con un punteggio medio di 96 punti (su una scala di 100) e scalza così l'Emilia-Romagna in cima alla classifica, grazie a un forte miglioramento nell'area della prevenzione.

Tra le Regioni al vertice, passa dal quarto al sesto posto la Lombardia che perde 4,64 punti in un anno: pesa il brusco arretramento nelle performance dell'assistenza territoriale.

Anche il Lazio registra un arretramento negli indicatori relativi alla prevenzione e all'assistenza territoriale a fronte di un progresso su quelli ospedalieri. Il monitoraggio dei Lea, tuttavia, mostra anche casi di netto miglioramento.

La Sardegna guadagna in media 8,63 punti, grazie all'incremento dei punteggi nella prevenzione e nell'assistenza territoriale. Netto anche il miglioramento della Calabria (+4,92), che sebbene resti ultima in classifica, registra un importante miglioramento distribuito su tutte le aree dell'assistenza. Migliorano anche Friuli-Venezia Giulia, Molise, Umbria, Valle d'Aosta, Toscana e Campania: quest'ultima registra un forte progresso soprattutto nel campo delle cure territoriali. Un deciso passo indietro, invece, per la Basilicata (-6,47 punti): in questo caso il calo riguarda cure ospedaliere e territoriali mentre tiene la prevenzione.


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