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La Comunità Europea in materia di “aiuti di Stato”

Pervengono spesso richieste di informazioni e quesiti in ordine alla richiesta alla Comunità Europea per le autorizzazioni a cui sono subordinate le novellate, rispettivamente, discipline fiscali delle imprese sociali (D. Lgs. n. 112/2017) e degli Enti del Terzo Settore D. Lgs. n. 117/2017).  

Rispondiamo invitando a prendere atto dell’interrogazione scritta e della risposta reperibili al seguente link (https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/P-9-2024-000145_IT.html ) dove si dà atto che alla data di riferimento (la fine dello scorso mese di gennaio) nessuna richiesta era stata ancora formulata.

Interessante, per comprendere la posizione della CE, anche la considerazione che chiude la risposta: “In generale, per costituire un aiuto di Stato, una misura deve soddisfare tutte le condizioni di cui all'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. La Commissione desidera ricordare che le norme in materia di aiuti di Stato si applicano solo alle attività economiche delle imprese. Secondo gli organi giurisdizionali dell'Unione, è considerata impresa qualsiasi entità che eserciti un'attività economica, a prescindere dallo status giuridico di detta entità e dalle sue modalità di finanziamento. Qualsiasi attività consistente nell'offrire beni o servizi su un determinato mercato costituisce attività economica. Pertanto gli enti non-profit che non offrono beni e servizi su un mercato esulano dal controllo sugli aiuti di Stato.”


Interrogazione parlamentare | Regolamentazione fiscale del terzo settore in Italia | P-000145/2024 | Parlamento Europeo (europa.eu)

https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/P-9-2024-000145_IT.html

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