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Fatebenefratelli Brescia- Somministrato il primo monoclonale a paziente Alzheimer

L'Alzheimer è una malattia che può essere prevenuta grazie ad un nuovo farmaco che per la prima volta è stato somministrato in Italia. Un primo importante passo per combattere una patologia che colpisce migliaia di pazienti, compiuti presso l'Irccs Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia, dove e' stato somministrato un anticorpo monoclonale (lecanemab) in un paziente con malattia di Alzheimer ereditaria. La somministrazione - la prima realizzata nel nostro paese - avviene all'interno di un programma di ricerca farmacologica sperimentale dedicato alle persone con una forma genetica legata all'Alzheimer.

“Il lecanemab e' approvato e somministrato negli Usa come terapia per la malattia non genetica, mentre in Europa non e' ancora disponibile - spiega la dottoressa Samantha Galluzzi, geriatra e ricercatrice dell'IRCCS Fatebenefratelli di Brescia -. Va detto che le forme genetiche sono rare, circa l'1% circa dei malati, ma hanno un forte impatto sui pazienti e sui caregiver, in quanto presentano uno sviluppo giovanile dei sintomi, tra i 40 e i 50 anni d'eta''. Per questa ragione, il programma prevede che l'anticorpo in questione sia somministrato “non solo a chi ha gia' sviluppato i sintomi, ma anche a chi e' portatore della variante patogenetica...”. Vale a dire, puntualizza la geriatra del Fatebenefratelli bresciano, il monoclonale viene somministrato “per rallentare l'esordio della malattia”.




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