News & Eventi

Focus

Focus

Samaritanus Care: buon avvio del progetto per reperire nuovi infermieri

Buon avvio del Samaritanus Care, il progetto varato per sopperire alla cronica carenza di infermieri con il reperimento di nuovo personale mediante il coinvolgimento dei centri di formazione professionale nei territori di missione di tutto il mondo disponibili ad avviare collaborazioni per i propri laureati nelle varie discipline infermieristiche.

L'iniziativa punta a reperire all'estero giovani infermieri che in seguito saranno impiegati in tempi brevi esclusivamente nelle strutture Aris e Uneba, le due istituzioni socio-sanitarie cattoliche che hanno dato vita alla Fondazione Samaritanus. Una alleanza nata con l'obiettivo di realizzare progetti a beneficio delle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali, cattoliche e di ispirazione cristiana associate.

Il primo progetto messo a punto dal duo Aris-Uneba è il Samaritanus Care, che ha esordito ufficialmente il 4 marzo scorso mettendo a disposizione attraverso la “rete delle reti” delle strutture sanitarie e socioassistenziali interessate un link ad hoc, https://www.fondazionesamaritanus.org/pagina-link-registrazione, che fin dai primi giorni dal lancio ha subito suscitato l'atteso interesse. Sono, infatti, numerose le istituzioni che hanno già manifestato il loro interesse. Un indubbio iniziale successo che fa ben sperare per la buona riuscita dell'iniziativa, che permetterà di mettere la parola fine – si spera almeno in gran parte – alla mancanza di infermieri nelle strutture sanitarie associate.

Il primo a compiacersi dell'ottima partenza del Samaritanus Care, padre Virginio Bebber, presidente dell'Aris che, in una nota, commenta, tra l'altro, che “si è trattato di un lungo percorso che è giunto a buon fine grazie all'impegno profuso da quanti ci hanno lavorato e grazie alla vicinanza che ci ha sempre assicurato la Cei attraverso la figura di don Massimo Angelelli”. Lo stesso padre Bebber conferma, inoltre, “la disponibilità a fornire alle strutture interessate ulteriori informazioni in caso di necessità” attraverso la email segreteria@fondazionesamaritanus.org.

Dal punto di vista operativo, “le università cattoliche interessate – spiega il professor Enrico Bollero, presidente della Fondazione Samaritanus – raccoglieranno le candidature dei giovani infermieri che intendono lavorare in Italia. A sua volta, la Samaritanus presenterà alle strutture interessate ad accogliere nuovo personale una lista di candidati selezionati in base alle tipologie specifiche di ciascuna struttura. Ricevuta l'approvazione per i candidati proposti, la stessa Fondazione Samaritanus si farà carico dell'iter amministrativo necessario ai giovani infermieri per poter lavorare in Italia”.

Oltre a rispondere alle varie voci indicate nel link, le istituzioni sociosanitarie interessate dovranno essere titolari di due soli requisiti, ritenuti però essenziali: essere soci iscritti alle Associazioni Aris o Uneba ed essere in regola con i versamenti delle quote associative.

Richiedi informazioni