C’è molta confusione intorno agli annunciati provvedimenti per abbattere le liste di attesa. Minsal e Mef non hanno trovato la quadra tra le misure da adottare per lo smaltimento delle liste d’attesa e il reperimento delle necessarie coperture economiche. Ma qualcosa “si deve fare”. Ed ecco che spuntano un Decreto-Legge che, come è di prassi, entrerà in vigore - dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri, e quella del Parlamento in via definitiva - entro 60 giorni, ma che conterrà più che altro “misure organizzative”, e un Disegno di Legge che avrà tempi di esame e di approvazione più lunghi, e che dovrebbe contenere misure economiche. I due provvedimenti sono all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di oggi, 4 giugno. Sino ad oggi era circolata soltanto una bozza del Decreto Legge contenente le proposte del Ministero della Salute. Certamente le cose saranno cambiate.
A quanto ci è dato sapere il Decreto conterebbe 7 articoli, tra i quali anche quelli dedicati al ricorso al privato accreditato e al superamento del tetto di spesa per il personale. Potrebbero trattare questi argomenti:
- Obbligo per il privato accreditato di rendere visibili le agende nel CUP;
- Istituzione presso AGENAS della Piattaforma nazionale per le liste d’attesa per il monitoraggio dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie, Regione per Regione;
- Istituzione dell’Ispettorato generale di controllo sull’assistenza sanitaria per la verifica, presso le aziende sanitarie e ospedaliere, del corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa e dei piani operativi per il recupero delle liste;
- Garanzia dell’offerta assistenziale anche nel fine settimana;
- Istituzione di una infrastruttura nazionale di intelligenza artificiale presso Agenas per la gestione e organizzazione ottimale delle prenotazioni e delle agende in relazione ai fabbisogni.
Praticamente nulla di nuovo per consentire un più rapido accesso alle cure da parte dei malati e men che meno per consentire l’abbattimento delle liste stesse.
Del Disegno di Legge invece non è circolata bozza alcuna al di fuori delle stanze, almeno non ci risulta. Dunque prendiamo per buone le notizie lasciate trapelare.
Conterebbe 14 articoli e anche la definizione delle misure sul personale per le quali serviranno altre coperture. Tra le questioni di maggiore interesse dovrebbero figurare:
- Aumento tariffa oraria personale medico;
- Incremento ore settimanali di ricorso a specializzandi;
- Sanzioni e premi per direttori generali per l’abbattimento delle liste d’attesa;
- Farmacia dei servizi;
- Miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva.
Vi terremo, per quanto possibile, informati.