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…e noi continuiamo a sperare

Oltre 3 miliardi per la sanità previsti nella prossima Legge del Bilancio. E’ la speranza del Ministro della Salute Orazio Schillaci. Una bella, bellissima speranza diremmo noi, ma con ogni probabilità destinata a restare tale. Stando almeno alle previsioni che circolano. Sta di fatto che se è vero che da martedì sera al CDM si discute proprio sulla Legge di Bilancio 2025, è anche vero che non si è vista traccia di una bozza del testo, generalmente non secretata almeno per quanti debbono lavorarci. Resta da capire se l’entusiasmo mostrato dal Ministro Schillaci, ospite dell’evento Welfare Italia Forum 2024 a Roma, il quale, incalzato dai giornalisti sul balletto dei fondi per la sanità che ci saranno nella manovra, sia giustificato da promesse che gli sono state fatte dai suoi interlocutori che fanno parte del governo, se forse si è sbilanciato un po’ troppo. E sarebbe la volta che Schillaci si sbilancia con numeri precisi sull’ammontare delle risorse per il suo settore. "Da almeno 20 giorni i giornalisti mi chiedono le cifre per la sanità in legge di Bilancio. Il ministro Giorgetti e la premier Meloni sanno bene quanto è importante la sanità, che è tornata al centro delle priorità e ci sarà un incremento dei fondi rispetto a quello previsto”, le parole con le quali ha annunciato la sua speranza nei 3 miliardi. Ma poi, cosa si intende fare con questi fantomatici fondi? “Saranno destinati al personale – ha praticamente risposto senza esitazioni il Ministro - e assumeremo altri operatori sanitari. Poi ci sarà la defiscalizzazione dell’indennità di specificità per i professionisti del settore”.

Pensare al personale è indubbiamente un punto di partenza inconfutabile. Senza operatori sul campo non si può avviare alcun progetto. Più volte abbiamo lamentato l’inutilità di costruire nuove strutture se poi non c’è chi le rende operative: si continuerebbe solo ad alimentare la creazione delle tante cattedrali nel deserto che, sparseormai in ogni angolo del nostro Paese, rendono l’immagine del degrado che lo sta mortificando ogni giorno che passa e lo : da piscine pubbliche mai aperte, a impianti di desalinizzazione dell’acqua costruiti e mai utilizzati nonostante ci sia sempre più penuria di acqua potabile, a ponti incompiuti, a ponti futuri già costati centinaia di migliaia di euro distribuiti a destra e a manca per progetti irrealizzabili, ad autostrade interrotte, a edifici pubblici lasciati, nuovissimi, in mano a ladruncoli e sciacalli, a per finire con l’apertura di Case di Comunità che ad altro non servono se non per fare belle cerimonie d’inaugurazione. E’ vero che anche Nostro Signore ha creato prima il mondo e poi, ahinoi!, lo ha affidato all’uomo. Ma certo non gli ha affidato cose ormai fatiscenti e senza futuro!

Fortunatamente nel nostro settore esistono realtà efficienti, tecnologicamente e professionalmente anche di eccellente livello: basterebbe sottrarle al potere individualista dell’interesse, personale o politico che sia, e restituirle alla comunità presentandole come una risposta univoca alle sue necessità, senza calcoli,” senza se e senza ma”, come dicevano i nostri genitori quando volevano farci capire quale era la strada più sicura da seguire per giungere al traguardo della vita.

Sarebbe ora di smetterla con il propinarci libri di favole e di iniziare a scrivere la storia di una nuova umanità, senza interessi di con la persona “al centro del villaggio”, rispettata nei suoi diritti, amata, accolta e curata nel momento del bisogno, a prescindere da ogni distinzione di razza, religione, ceto sociale e soprattutto da ogni indirizzo di residenza.


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